Gli alunni della classe 5A e 5B della Scuola Primaria “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Strambino, hanno partecipato al laboratorio “ROBINSON CRUSOE” organizzato dal Centro di Educazione ai Consumi COOP e gestito dall’ esperto Giuseppe Auddino.
Durante l’attività di ricerca nel punto vendita, ai ragazzi è stato chiesto di immaginare di trovarsi in una situazione di avventura, un gioco di simulazione, partendo dal racconto della storia di Robinson Crusoe. Sono stati assegnati dei punti (bonus, malus, jolly e impronta) per la scelta corretta di oggetti e cibo necessari alla sopravvivenza su un’isola sperduta.
Il punto sull’impronta ha misurato l’impatto ambientale, le azioni che hanno influito sull’isola tropicale.
Gli alunni hanno simulato una partenza su un aliscafo velocissimo che li ha lasciati su una spiaggia tropicale con tutto il materiale scelto alla COOP e portato da casa (l’elenco dei 14 oggetti). Ogni gruppo (gli Insuperabili, i Kinder Maxi, i Sopravvissuti e i Naufragati per la 5A e gli Ippocampi, i 5 Sopravvissuti, i Beduini della Foresta, i Babbuini e i 5 Naufraghi per la 5 B) ha rappresentato la costruzione dell’accampamento e descritto gli attrezzi, in seguito il menù partendo dal cibo riposto nello zaino. Ad un certo punto ai ragazzi è stato chiesto di eliminare gli imballaggi che sono stati creati dai rifiuti, per giungere alle 3 R: RIDURRE, RIUTILIZZARE E RICICLARE.
Tre verbi molto importanti perché permettono di acquistare meno imballaggi, usarli spesso e gettarli nel bidone corretto. Successivamente ogni gruppo si è procurato il cibo usando le risorse dell’isola, ha concordato come conservarlo, e allora molto stanco ha deciso di andare a dormire, ma non prima di essersi lavato adeguatamente i denti.
Alla fine del gioco è stato fatto il calcolo del punteggio ottenuto da ogni gruppo e sono risultati vincitori, a pari punteggio, gli Insuperabili e i Sopravvissuti per la 5A e i Babbuini e i 5 Sopravvissuti per la 5B, in quanto hanno smaltito consapevolmente gli imballaggi e rispettato l’ambiente.
“Questo gioco – commenta l’esperto – è stato fatto perché, forse non ci troveremo mai su un’isola deserta, ma abbiamo simulato e visto cosa c’è di superfluo e essenziale, ma soprattutto quello che può essere l’impatto ambientale. Perché se lo facciamo in un’isola dove ci siamo solo noi risulta facile vedere tutti i danni che si arrecano all’ambiente, invece nella vita di tutti i giorni ci sono anche gli altri.
Se ricordiamo le regole delle 3 R, aiutiamo l’ambiente, poiché cerchiamo di ridurre gli imballaggi, di usare meno plastica e riciclare correttamente. Questo è importantissimo a patto che sia fatto tutti i giorni.
Un percorso interessante perché attraverso i giochi e le sfide, è stata approfondita la tematica della riduzione degli imballaggi, del riciclo e del riuso “Le cosiddette 3R”.
Complimenti all’ esperto, agli alunni e agli insegnanti che hanno seguito il percorso. Ecco il lavoro delle classi, i disegni e le descrizioni delle varie fasi del gioco.
Sonia Cozza